The Wine Net chiama Italia: il ruolo della cooperazione nella "ripartenza" del vino italiano.

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La pagina Facebook di Assoenologi ha ospitato l’incontro con esponenti di rilievo del panorama italiano sul tema della cooperazione.

La cooperazione in questo periodo complesso e difficile ha dimostrato di saper dare una risposta concreta al mercato. L’importanza ed il radicamento del sistema della cooperazione vinicola all’interno del panorama produttivo italiano sono stati un’ulteriore conferma della necessità di costruire reti d’impresa in grado di puntare sulla qualità e di valorizzare prodotti e territorio.

Questo il tema dell’incontro che si è svolto venerdì 3 luglio sulla pagina Facebook Assoenologi Tv con protagonisti insieme al presidente di The Wine Net Daniele Accordini esponenti di spicco del mondo del vino.

In apertura Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, ha ricordato l’importanza del sistema cooperativo: “Il 55% del vino è prodotto da cooperative, ma la questione non è soltanto quanto producono, ma come producono. Fino a 10 anni fa si andava a scaricare l’uva nelle cooperative, ora invece ci sono progetti validi e quando una cooperativa si muove bene è come un elefante che entra in cristalleria senza rompere nulla”.

Gli ha fatto eco il giornalista Daniele Cernilli, moderatore dell’incontro: “Ricordiamo che le cooperative sono un fenomeno anche di carattere sociale, se alcuni produttori coltivano ancora oggi piccoli appezzamenti è grazie alla cooperazione vinicola. Esistono delle regioni dove le cooperative sono fondamentali”.

Daniele Accordini, direttore della Cantina Valpolicella Negrar e presidente di The Wine Net ha posto l’accento sull’importanza di lavorare uniti attraverso le reti: “The Wine Net è una rete d’imprese nata nel 2017, parliamo di cooperative che lavorano in maniera sinergica e non competitiva. Tutte le nostre cooperative imbottigliano ed il 40% della nostra produzione viene esportata. Ne fanno parte sette straordinari produttori che rappresentano sei tra i migliori territori produttivi italiani”.

Oggi cosa significa essere una Cooperativa?: “Significa fare assistenza viticola su aspetti tecnici ed amministrativi, impegnarsi concretamente nella sostenibilità e nella produzione biologica, garantire un reddito ai viticoltori mediamente superiore al mercato” ha risposto Daniele Accordini.

Cosa abbiamo fatto per sostenere le nostre aziende durante questa emergenza?
Abbiamo fatto assicurazioni sanitarie, sconti finanziari e sconti in merce su tutta la gamma di prodotti, sostenuto la clientela rendendo più flessibili i pagamenti dello scaduto, abbiamo garantito anticipi provvigionali agli agenti Horeca”.

Le cooperative hanno sempre avuto un importante alleato nella GDO, ha sottolineato Cernilli, presentando Maura Latini, AD di Coop Italia. “L’eccezionalità dell’emergenza Covid-19 ha cambiato le carte in tavola” ha sottolineato Latini “abbiamo perso il 35-40% dello scontrino. È cambiata molto la frequentazione dei negozi, ad esempio quando non si poteva uscire dai confini comunali, le vendite sulle grandi superfici sono crollate del 50% mentre sono aumentate quelle delle piccole. Nelle prime settimane di giugno per fortuna il vino da tavola ha cominciato a rientrare nei suoi ranghi, mentre il DOC e DOCG sono tornati a crescere del 10-15%. Gli spumanti hanno fatto un +30-40% da giugno in poi”.

Sulle Cooperative e l’alta ristorazione ha parlato Giuseppe Palmieri, Restaurant Manager di Osteria Francescana: “La proposta delle cooperative è in grande crescita e punta sull’italianità. La netta apertura da parte del mondo dell’alta ristorazione, è dovuta alla credibilità ed al rapporto qualità-prezzo dei prodotti proposti. Io invito le cooperative ad essere coraggiose, ad avvicinarsi al mondo della grande ristorazione. Credo che questo sia il periodo giusto”.

Ed il rapporto tra cooperazione ed enoteche? Domanda Cernilli a Paolo Bernabei (titolare di enoteca Bernabei): “La cooperazione è il futuro ma deve differenziare maggiormente le categorie, bisogna attivare una differenziazione del brand anche all’interno della produzione delle cooperative per evitare la guerra dei prezzi e non andare a colpire la marginalità. Bisogna tenere presente che l’online è ormai una realtà in piena crescita: il vino online da noi è cresciuto del +612%”.

In conclusione Alessio Puntel, responsabile dell’agenzia di commercio vino Heart&Vino, ha parlato della figura dell’agente nel mondo del vino: “Chi può davvero rappresentare un territorio se non una cooperativa? Il mondo dei consumatori vive anche di racconti, riuscire a trasmettere delle esperienze rappresenta una parte del nostro lavoro, è fondamentale raccontare quello che succede dietro una bottiglia. Il lavoro degli agenti non è più quello solo di vendere ma di essere ambasciatori della cultura vinicola italiana”.